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EDITORIALE

Lasciatemelo dire: è abbastanza difficile imbastire dei contenuti in un periodo come questo.
Perché tanta rabbia e tanto risentimento tra la gente? Certamente l’aumento delle spese per i beni essenziali e i non essenziali (ormai necessari) sembra motivarla.
La cruda realtà dietro le quinte è che la guerra in Ucraina e le sue conseguenze interne, ci stanno obbligando a fare i conti con le domande essenziali della politica: quali valori dobbiamo perseguire? Quali valori sono compatibili tra di loro e in che misura? Qual è il vero compito della politica? Chi dobbiamo anzitutto tutelare? È più facile attraverso una società aperta o chiusa? È meglio allearsi o rimanere da soli? Quali sono le priorità? Cosa distingue la destra dalla sinistra?
Molte posizioni si stanno ridefinendo.
Quanto aveva ragione papa Francesco a ricordarci che non possiamo vivere da sani (o fingerci sani) in un mondo malato!
Le cose costano: la democrazia, l’ambiente, la pace il welfare, il benessere, il diritto, la benzina, il grano, il cobalto. Dobbiamo fare i conti con la realtà delle cose, dirci le verità che conosciamo e poi scegliere con le regole della politica. Perché quando si manifestano le tragedie, quando ci accorgiamo che la povertà o la morte rischiano di rappresentare un inevitabile destino, allora capiamo che qualche responsabilità politica c’è.
Se considerassimo le urne il termometro della partecipazione alla vita democratica, potremmo parlare di febbre alta, probabilmente connessa a qualche patologia degenerativa e contagiosa. È chiaro che non si può più parlare di malanno di stagione, visto che l’appuntamento con il voto presenta, ormai da tempo, troppo, gli stessi sentomi.
Serve tornare a parlare di politica nel senso pieno del termine, sia quello che la P maiuscola (i valori), sia quello con la p minuscola (la bolletta del gas): ma senza dividerle, perché l’errore sta proprio lì. Tutto, invece, si tiene. Anche la necessaria costruzione delle élites che governano le istituzioni da proteggere.
Dobbiamo avere rispetto per ogni persona e fare le scelte che possano incamminarci verso la pace, la giustizia e la libertà. Ma facendolo con razionalità e con passione, mettendo la rabbia tra parentesi. È così?

m.r. z.


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