EDITORIALE

SPECIALE ASSEMBLEA
Anziani oggi tra invecchiamento attivo e fragilità, Daniela Osculati
La persona anziana oggi nella sua realtà psicofisica e sociale, Alda Pellegri
la fedeltà alla vocazione nelle condizioni di fragilità, Carmela Tascone
Relazione attività del consiglio della CIIS anni 2016-2019, Marisa Parato

VERBALE ASSEMBLEA

Quale specificità per gli IS nel cammino formativo della Chiesa, Daniela Leggio

L’OPINIONE
Tutti insieme appassionatamente soli, Angelo Onger

CAMMINI DI CHIESA
Riflessione sul Sinodo dei giovani, Giuliana F.

IN MEMORIA
Un prete dal volto umile e con un cuore grande, Gianna Giordano

Esercizi spirtuali

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EDITORIALE

Riportiamo il saluto della nuova presidente CIIS Carmela Tascone, eletta nel corso dall’ultima Assemblea dei Responsabili, tenutasi a Roma lo scorso 17 maggio.

Carissime/i,
Vi raggiungo con questo scritto per un breve saluto. Come dicevo in Assemblea, ho accettato il servizio che mi avete chiesto ricordando un’espressione di San Francesco di Sales: Niente domandare e niente rifiutare, cioè mi sono messa nella prospettiva di chi ben conosce la sua pochezza, ma ben conosce anche la fedeltà del Signore che è irreversibile e senza pentimento.
Desidero, innanzitutto, ringraziare ancora, a nome di tutti, Marisa Parato per il servizio che ha reso alla Conferenza durante la sua Presidenza; il Signore la ricompensi e la ricolmi di gioia.
Il triennio che si sta aprendo ci chiede (come è stato più volte richiamato durante l’ultima Assemblea) di continuare nella riflessione circa la modalità tipica della nostra presenza nel mondo; la questione aperta diventa quella del “come” essere presenti nella realtà attuale, con la freschezza delle origini, ma con la necessità di tradurre il carisma nell’oggi, custodendone il nucleo essenziale e rinnovandone i modi per attuarlo, secondo le esigenze del tempo. Oggi, per fare questo, è necessario prendere seriamente in considerazione quanto Papa Francesco ci ha ricordato: “Siamo in un cambiamento d’epoca”.
Ciò comporta anche rimettere all’ordine del giorno il tema del discernimento. Solitamente si pensa al discernimento come ad una categoria che coinvolge immediatamente sul piano personale, ma, in un cambiamento d’epoca, prima di arrivare a mettere in gioco scelte individuali, forse è indispensabile leggere in modo approfondito e continuativo il contesto storico in cui i nostri Istituti e ciascuno di noi siamo chiamati a vivere e, in questa prospettiva, mettere in atto un discernimento storico.
Il discernimento storico coinvolge, subito dopo, il discernimento comunitario e quello personale. Non si tratta banalmente di un “prima” e un “dopo” di carattere cronologico, quanto, piuttosto, di un metodo che deve diventare abituale, proprio per poter assumere in modo autentico e profetico la responsabilità del vivere la nostra consacrazione secolare.
Non temiamo la nostra piccolezza, la nostra fragilità, il nostro essere piccolo gregge; non insistiamo nel voler definire solo “teoricamente” la peculiarità della nostra vocazione, ma proviamo a “rilanciarla”, nella Chiesa, dicendo una parola concreta sul vivere degli uomini e delle donne del nostro tempo: lo possiamo fare davvero se non ci sottraiamo a questo vivere, con tutte le implicazioni che ciò comporta.
Certo è impegnativo, ma insieme, aiutandoci reciprocamente, lo possiamo fare! Ci conto molto. Vi abbraccio con tanto affetto.

Carmela